Vai al contenuto

Una proposta di uso didattico della sottotitolazione di filmati

by su Maggio 25, 2012

A seguito della proposta di Federica sull’uso didattico di Twitter, aggiungo una scheda sull’uso delle sottotitolazioni in classe.

Sottotitolare …che passione!

Scegliamo, dopo  ricerca mirata in Internet, alcuni video (durata massima 5 minuti) da vedere insieme ai ragazzi. Alcuni di essi sono in lingua italiana, altri in lingua inglese. Alcuni sono sottotitolati, altri no.
Per rendere l’esperimento significativo cerchiamo video equivalenti rispetto al contenut (potrebbero essere di argomento vicino alla disciplina che insegnamo o anche interviste, o temi generali).
Poi chiediamo agli studenti di raccontarci cosa hanno visto e insieme discutiamo se la presenza della sottititolazione abbia favorito il ricordo e, se sì, in quali casi.

Successivamente introduciamo il discorso della fruizione di contenuti multimediali da parte di tutti, comprese le persone con disabilità. In questo caso, ci riferiamo alle persone sorde.
E’ così giunto il momento di una proposta concreta.

Primo passo: il canale Youtube

Anche se non indispensabiole, la creazione di un  canale di scuola (o di docente)  Youtube è molto utile:

  • permette di avere uno spazio dove depositare i filmati;
  • consente di linkare facilmente la risorsa da sottotitolare;
  • facilita le operazioni di condivisione e incorporamento dei fimati nel sito della scuola.

Secondo passo: l’account Amara – UniversalSubtitles

Amara, http://www.universalsubtitles.org/it/ è un servizio web in diverse lingue che consente di sottotitolare filmati provenienti da diversi social media. Tra questi, ovviamente, Youtube.
Nella home page del sito puoi trovare un filmato di presentazione dell’ambiente e la possibilità di creare un account per la gestione della sottotolazione via internet.

Terzo passo: la sottotitolazione

Creando un account (di scuola, di gruppo o personale) è possibile accedere a un’area con tutti gli strumenti necessari per sottotitolare un video: la sottotitolazione (è possibile salvare il lavoro e riprenderlo successivamente), la sincronizzazione, la creazionedi un documento con i testi sincronizzati da associare poi al video youtube.

Un videotutorial sull’uso è disponibile all’indirizzo http://youtu.be/4yDem1GV_dE.

Un’idea per un’attività in classe

Presa la necessaria confidenza con lo strumento, può essere utile pensare a qualche attività didattica.
Tante sono le possibili applicazioni della sottotiolazione in classe o a piccoli gruppi di lavoro:

  • Routine. Sottotitolare filmati presentati durante le ore di scuola.
  • Routine con qualcosa di più. Sottotitolare filmati creati dagli studenti in classe, magari durante una lezione un po’ speciale (un esperimento, la presentazione di un lavoro o di una ricerca)
  • Interviste e visite d’istruzione. Sottotitolare l’intervista al sindaco, al dirigente scolastico, a un esponente del territorio, ecc…
  • Passaggio di testimone.  L’applicazione Amara- Universalsubitiles consente di reallizzare la sottotitolazione in  più riprese e di avvicendare gli autori della sottotitolazione. E’ possibile perciò prevedere una sottotitolazione di gruppo (uno scrive, gli altri dettano e controllano) oppure una suddivsione dei compiti per tempi (ogn istudente sottotitola 30 secondi di filmato, poi passa il testimone al successivo e ccosì via) o per funzioni (uno studente sottotitola, un altro corregge il testo, un altro ancora sincronizza).

Osservazioni

Ricordarsi di avere le necessarie autorizzazioni  e avvisare prima dell’intenzione di sottotitolare nel caso il filmato venga pubblicato in Internet. Evitare di riprendere in primo piano volti dei ragazzi.
In caso di sottotitolazione di filmati didattici o di interesse pubblico, sottotitolare una risorsa utile ad altri è fornire un servizio a tante persone: quelle che utilizzano ora il lavoro della classe e quelle che troveranno una risorsa utile già pronta da utilizzare in altri contesti e ambienti.

La sottotitolazione, oltre a contenere la traduzione testuale di quanto ascoltato visualizzando il filmato, potrebbe/dovrebbe contenere anche informazioni di tipo ambientale, in grado di descrivere rumori  o aspetti scenografici giudicati rilevanti. In questo caso i testi vanno messi tra parentesi quadre. Ad esempio: [il pubblico applaude], oppure [Inizia a piovere]-

Idee per la documentazione e per la valutazione dell’attività

L’attività può essere documentata  attraverso la presenza dei filmati sottotitolati nel canale Youtube e/o Amara della scuola. In entrambi i casi i video possono essere incorporati all’interno del sito della scuola .
La valutazione può tenere conto di diversi elementi:

  • qualità della produzione testuale (attinenza al parlato, capacità di conversione del parlato in testo comprensibile; correttezza ortografica,…)
  • rispetto dei tempi di lavoro;
  • capacità di lavorare in gruppo;
  • autonomia nell’utilizzo di strumenti tecnologici.

Ad esempio:
Tabellla valutazione competenze

Quale competenza verifichiamo? Livello A Livello B Livello C
Comprendere e tradurre in testo il messaggio trasmesso oralmente dal relatore Opera trascrizioni fedeli all’orginale scrivendole in modo corretto e completo Opera trascrizioni fedeli all’orginale scrivendole in modo non sempre corretto e completo Opera trascrizioni poco fedeli all’originale e le scrive in modo non sempre corretto e completo
Sapere portare a termine un lavoro nei tempi assegnati Riesce ad organizzare il lavoro rispettando tutti i tempi assegnati Porta a termine il lavoro senza rispettare tutti i tempi assegnati Fatica a portare a termine il lavoro assegnato
Lavorarein gruppo in modo produttivo e collaborativo Lavora in gruppo collaborando con i compagni, fornisce supporto a chi si trova in difficoltà e mostra capacità ad adattarsi a ruoli diversi Lavora in gruppo collaborando con i compagni, ma mostra alcune difficoltà ad adattarsi a ruoli diversi Fatica a lavorare in modo collaborativo e/o resta ai margini del gruppo senza dare apporti
Usare in modo funzionale lo strumento tecnologico Si serve con consapevolezza degli elementi caratteristici dello strumento tecnologico Si serve poco e male degli strumenti tecnologici della sottotitolazione Non si serve degli strumenti tecnologici a diposizione
3 commenti
  1. martina permalink

    Sarebbe quasi un ottimo servizio che gli alunni potrebbero prestare per pubblicare video sottotitolati sul sito della scuola.
    Credo che, una volta insegnata loro la tecnica, si potrebbe simulare cioè una sorta di attività lavorativa … giocherebbero a essere a lavoro e di avere il titolo di sottotitolatori.
    Potrebbero esserci i sottotitolatori, i traduttori, i formatori dei sottotitolatori ecc. ecc.
    L’insegnante potrebbe insegnare a un gruppo ristretto di alunni e questi a loro volta insegnerebbero ai compagni.
    Si potrebbe assegnare loro un ruolo che nel mondo lavorativo presuppone competenza e responsabilità …
    Chissà formare un gruppo di lavoro.
    Io insegno nella secondaria di primo grado però … magari i genitori poi mi accusano di sfruttamento minorile … 🙂 !!
    Scherzo! l’idea sarebbe quella di inserire nel mondo della scuola anche quelle responsabilità, quei doveri ad una consegna puntuale e rigorsosa tipici del mondo lavorativo.
    Il fatto che il tutto poi venga pubblicato sul sito scolastico conferisce sicuramente prestigio e costringe ad un lavoro accurato.
    Per concludere in bellezza però bisognerebbe pensare anche ad una ricompensa … quale?
    Forse basterebbe un autorevole ringraziamento specificando gli autori.
    Ma solo quelli che sono riusciti a lavorare con cura e che hanno prodotto sottotitolazioni pubblicabili realmente … forse lo gradirebbero più di un voto.

    Non dimenticarsi di valorizzare questa attività come fondamentale per rendere i video accessibili e non come puro esercizio in sé.

    Inoltre sottotitolare costringe ad ascoltare e riascoltare … usando video didattici potrebbe essere anche un modo per facilitare l’apprendimento di specifici contenuti.

    un saluto
    martina

  2. alardiz permalink

    D’accordo con te, Martina. L’attività della sottotitolazione si presta davvero a tantissime ricadute didattiche e organizzative del lavoro in classe e tu ne hai indicato due tra le più importanti.
    Spero proprio che a settembre possiamo riprendere il tutto per passare ad alcune realizzazioni pratiche da presentare magari come buoni esempi da imitare. So che ci aiuterai. 🙂

  3. martina permalink

    Grazie della fiducia Alberto!
    A settembre ci sono davvero molte cose a cui pensare … sto seguendo anche un corso interessante e spero mi possiate dare una mano per il tirocinio.

Lascia un commento